top of page
  • Immagine del redattoreNicolas Monguzzi

Millennial, Gen Z e Money Management


Secondo un recente studio promosso da BlueRating, appare evidente come tra i più giovani si stia verificando una netta inversione di marcia in termini di approccio al risparmio gestito ed al money management in generale.

Quando si tratta di gestire i propri risparmi, piccoli o grandi che siano, i Millennial, ossia le nuove generazioni di clienti nate tra il 1981 e il 1996, dimostrano di amare gli ETF più dei fondi comuni e di volere un consulente finanziario che abbia dimestichezza con la tecnologia e che sia bravo a comunicare. Ecco, in sintesi, i desideri espressi dalle generazioni più giovani italiane quando vanno alla ricerca di un Financial Advisor. Questi dati risultano dal sondaggio che Bluerating.com ha realizzato tra i suoi lettori attraverso il gruppo su Facebook “La voce del consulente”.


Per quanto riguarda la principale caratteristica cercata in un consulente finanziario dai Millennial, il 43% ha messo al primo posto la dimestichezza con la tecnologia, seguita poi dal 34% per la capacità comunicativa. La competenza tecnica ha invece raccolto soltanto un più modesto 10%.

I consulenti partecipanti al sondaggio hanno indicato poi quale percentuale di portafoglio, in termini di capitale complessivo, è attualmente rappresentata da clienti Millennial: il 47% ha dichiarato che la quota è compresa tra il 5% e il 10%, seguito a stretto giro da una quota sopra il 10% e sotto il 20% dichiarata da circa il 31% di chi ha risposto al sondaggio. I prodotti più ricercati da questi clienti risultano essere gli ETF per il 52% dei rispondenti, mentre i fondi comuni classici, le azioni e le obbligazioni si piazzano a pari merito al 16%. Per il 60% dei rispondenti la disponibilità media di capitale è tra i 10mila e 30mila euro, ma c’è una quota non trascurabile del 30% che possiede tra il 30mila e i 50mila euro.


Divario tra generi e generazioni

Dall’indagine è emerso come, nel corso del 2022, il 47% dei nuovi risparmiatori appartiene ai Millennial mentre il 42% alla Gen Z, nati dal 1997 al 2012. Le giovani donne risparmiano meno dei coetanei uomini e i loro salvadanai digitali sono più piccoli, in media, del 28%, con punte del 54% tra le giovanissime della Gen Z, anche se la forbice dei portafogli si riduce al crescere dell’età. Andando avanti con gli anni cresce però l’interesse delle donne verso i temi finanziari e il divario tra i generi si riduce, passando dal 72,8% della Gen Z, al 65,1% dei Millennial, al 39,8% dei Boomer.


Propensione al rischio

La propensione al rischio aumenta al crescere dell’età: gli investimenti azionari sono scelti infatti solo dall’8,3% della Gen Z contro il 23,1% degli anziani. Questo risultato è probabilmente frutto della maggiore educazione finanziaria che si acquisisce con l’età, ma contrasta con la best-practice che vorrebbe il livello di rischiosità degli investimenti coerente con l’orizzonte temporale a disposizione.

Le donne sono più prudenti degli uomini quando si tratta di investire: gli investimenti azionari sono scelti dal 9,3% contro il 12% degli uomini, mentre quelli obbligazionari sono selezionati dal 45,6% delle donne rispetto al 30,4% dei maschi. I giovani hanno quindi ancora molta strada da percorrere per comprendere a pieno come ottimizzare la gestione dei propri risparmi in base alle opportunità offerte dagli strumenti finanziari e dall’interesse composto, anche se un buon punto di partenza sembra essere il loro controllo dell’emotività nei periodi di maggior volatilità dei mercati: dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, secondo l’indagine di Gimmie5, i giovani si sono dimostrati più inclini a mantenere la calma. Un altro tema estremamente importante per le nuove generazioni è quello della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente, che ha generato un consistente aumento delle tematiche e dei prodotti ESG.


Il profilo di un utente Millennial è quindi ben diverso da quello delle generazioni precedenti. Ma come intercettarne i bisogni e le aspirazioni?


La domanda trova risposta nel servizio Easy Plan, un servizio innovativo e globale che permette anche ai più giovani di approcciarsi alla gestione delle proprie risorse economiche in maniera sempre più autonoma e consapevole. Offriamo nel contempo il supporto di professionisti esperti e competenti che permettono di risparmiare sui costi di gestione e di evitare errori che potrebbero influenzare negativamente l’intero arco di vita di un giovane.

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page