Gli ETF, o fondi a gestione passiva, hanno superato, negli Stati Uniti, la raccolta dei “normali” fondi a gestione attiva. Significa che i risparmiatori hanno investito in ETF più denaro di quanto hanno investito nei normali fondi a gestione attiva. Perché sempre più risparmiatori li utilizzano?
Gli ETF hanno una composizione che ricalca quella della Borsa su cui decidiamo di investire. Se vogliamo investire, ad esempio, sull’indice S&P 500 (quello che al telegiornale chiamano “wall street”), possiamo comprare un fondo passivo che contiene le stesse azioni quotate su quell’indice, nelle stesse proporzioni. Avrò come risultato un andamento uguale a quello dell’indice: se l’indice guadagna il 5%, il mio ETF guadagnerà il 5%, né più né meno.
E qui si crea il primo grande vantaggio degli ETF sui fondi a gestione attiva. I fondi ETF hanno dei costi di gestione bassissimi, tra lo 0,1% e lo 0,2%, mentre i fondi attivi hanno costi di gestione che possono andare dal 1,5% al 2,5%.
Se confrontiamo un ETF “costoso”, quindi con uno 0,2% di costi e un fondo attivo economico, con un 1,7% di costi, risparmiamo già solo per il fatto di usare un ETF il 1,5%
Se abbiamo investito 10.000 €, risparmieremo 150 €!!! Solo per avere utilizzato ETF.
Scegliere gli ETF migliori, e costruire un accumulo di capitale nel tempo, che cresca in base all’andamento dell’economia, non è difficile, è un’attività alla portata di tutti. Basta imparare a farlo.
Per questo da quando siamo nati, insegniamo ai risparmiatori ad investire in ETF: vuoi sapere cosa ne pensa chi ha utilizzato il nostro servizio di formazione finanziaria? Leggi qui su TRUSTPILOT.
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